venerdì 9 marzo 2018

I RIBELLI DELL' ASIA the rebels of asia


SI RIPROPONE UN POST CON IL TITOLO DEL
GRUPPO E DELLA PAGINA FACEBOOK CHE SI OCCUPA DEGLI ASIATICI SUL TERRITORIO NAZIONALE (QUELLI OPPRESSI E GESTITI DA SITUAZIONI MAFIOSE SIA DAI PROPRI CONNAZIONALI CHE ALTRI E VOGLIONO DIVENTARE AUTODETERMINATI NELL' AMBIENTE )

TUTTO CIO' SI RICOLLEGA AI RECENTI RISULTATI ELETTORALI E ALLE NUOVE PRETESE DELLA COMUNITA' EUROPEA

Ricordando subito che indipendentemente da qualsiasi pensiero psicologico o psichiatrico,il fatto di inserire in un ambiente,una forte parte degradata,sia a livello mentale,sociale,culturale,il risultato che si ottiene sempre e' un abbattimento generale delle condizioni di sopravvivenza.
In poche parole un comportamento da " vampiri di energia".
Quindi se la UE volesse imporre all' Italia la gestione di chiunque e chichessia arrivi sul territorio nazionale per favorire il ripopolamento della comunita',potra' solo ottenere l'effetto nel medio - lungo periodo, di distruggere  una struttura industriale,commerciale,sociale,basata su concetti etici di collaborazione positiva ed in espansione. ( e' banale ma l'esempio di mettere delle "educande" con dei carcerati di lungo periodo non porta altro che trasformare queste persone in "guerriere da strada" )
La UE vuole dei migranti? Bene, allora prendiamo dei soggetti di valore che possano far salire la qualita' della popolazione sia di livello culturale che produttivo ( anche  famigliare visto che gli sbarchi dei migranti sono visti come l'arrivo della nuova gioventu' del futuro ).Vengano incentivati Giappone e Korea del sud a sviluppare qualsiasi situazione nel nostro paese in collaborazione con gli asiatici gia' residenti ( visto che e' dimostrato da anni la loro capacita' di innalzare lo status ambientale ,anche a seguito di grosse calamita' naturali che sociali ),
Se tutta l'Italia e l'Europa l'avesse gia' iniziato a fare prima, ilproblema dei trasporti ferroviari ( TAV ) ,su strada (buche e manutenzioni varie ) sarebbe gia' stato risolto da molto tempo,anche solo con la volonta' di seguire i loro esempi.



A POST IS RE-PAINTED WITH THE TITLE OF THE

GROUP AND OF THE FACEBOOK PAGE THAT EMPLOYES ASIANS ON THE NATIONAL TERRITORY (THOSE OPPRESSED AND MANAGED BY MAFIOSE SITUATIONS BOTH BY THEIR OWN AND OTHER OWNERS AND WANT TO BECOME SELF-DETERMINED IN THE ENVIRONMENT)


EVERYTHING REFERS TO THE RECENT ELECTORAL RESULTS AND NEW PRETENSES OF THE EUROPEAN COMMUNITY


Recalling immediately that regardless of any psychological or psychiatric thought, the fact of inserting in an environment, a strong degraded part, both mentally, socially, culturally, the result that is always obtained is a general killing of the conditions of survival.
In short, a "vampire energy" behavior.
So if the EU wants to impose on Italy the management of anyone and if it arrives on the national territory to favor the repopulation of the community, it will only be able to obtain the effect in the medium-long term, to destroy an industrial, commercial, social structure. based on ethical concepts of positive and expanding collaboration. (and 'banal but the example of putting "teachers" with long-term prisoners brings nothing but turn these people into "street warriors")
Does the EU want migrants? Well, then we take some valuable subjects that can raise the quality of the population both culturally and productively (even as a family since the landings of migrants are seen as the arrival of the new youth of the future). South Korea to develop any situation in our country in collaboration with the Asians already resident (since it has been demonstrated for years their ability to raise the environmental status, also as a result of big natural and social calamities),
If all of Italy and Europe had already started doing it before, the problem of rail transport (TAV), on the road (holes and various maintenance) would have been solved for a long time, even if only with the will to follow their examples.

 Un centro di accoglienza per migranti a Berlino, il 3 maggio 2017.

Perché l’Europa ha bisogno di più migranti





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