lunedì 30 luglio 2012

SEMPRE STATI CONTRO: CRIMINALI, TESTE DI CA..., PEZZI DI ME...., ECCO LE SITUAZIONI PIU' ATTUALI


 


Ragazza cinese incinta di un italiano viene "fatta sparire". La denuncia del fidanzato

Lunedì, 30 luglio 2012 - 11:52:00
incinta 400
E'  un amore alla Romeo e Giulietta edizione moderna. Ma nel 2012, invece della rivalità tra famiglie per questioni di status, a ostacolare gli innamorati ci sono la religione e la provenienza etnica, segni di una società multirazziale.
Lei è Sun Li Oing, per tutti Sofia, 24 anni, cittadina italiana, ragazza brillante, solare, allegra. Studia economia e commercio alla Sapienza. I suoi genitori,  proprietari di un ristorante nei pressi di San Pietro, sono tornati da qualche mese in Cina.
Lui è Martino Novellino, studente romano di 25 anni, che denuncia la scomparsa in territorio cinese della sua fidanzata.
Il loro amore tormentato, come racconta La Stampa, comincia un anno e mezzo fa e viene interrotto bruscamente lo scorso 17 maggio,quando Sofia torna in Cina dal padre "malato". Così almeno le hanno detto i genitori. Perché di mezzo c'è anche  un bambino in arrivo che loro assolutamente non vogliono. Perché Martino non è cinese ed è cattolico, loro sono atei di stampo maoista. Dal giorno in cui è partita, il giovane non ha più notizie della fidanzata. Non una telefonata, una mail, un sms. Sparita. O forse fatta sparire.
"Voglio rivedere Sofia, voglio sapere se il figlio che aspettiamo sta bene, e soprattutto voglio la verità: i suoi genitori l’hanno costretta ad abortire attirandola con un pretesto in Cina?  Perché da due mesi non risponde alle mie chiamate?", si chiede Martino. E racconta come sono andate le cose dopo la scoperta della gravidanza lo scorso marzo: "All’inizio non se la sentiva, voleva abortire anche perché sapeva che la sua famiglia non avrebbe mai accettato quel bimbo. Poi abbiamo deciso di tenerlo. I miei ci supportavano e io volevo sposarla".
Ma dalla Cina i genitori di Sofia si oppongono e le dicono di volare da loro per "risolvere il problema": "Volevano farla abortire, cosa ormai impossibile in Italia. Eessendo la gravidanza oltre le 12 settimane, non lo si poteva fare legalmente". Sofia si rifiuta. La famiglia le dice che ha comprato degli appartamenti per mantenere il bambino. Niente da fare, finché arriva la notizia della malattia del padre. Sofia parte. E scatta il silenzio assoluto.

IL CONSOLATO - 
 Martino si è rivolto anche al Consolato italiano a Shangai. "Il padre – scrive il Console - ha dichiarato che la figlia è in visita a parenti in qualche non specificata cittadina cinese, con un nuovo numero di cellulare cinese". Ma il genitore si "rifiuta categoricamente" di fornire il numero alle autorità consolari. MArtino è disperato: "Non è giusto, spero solo che Sofia abbia resistito alle pressioni psicologiche  e non abbia abortito".

CHE SIANO CINESI, ITALIANI, O
ALTRI,LA SOSTANZA NON CAMBIA, 
I VERI NEMICI ALLA
SOPRAVVIVENZA SONO I 3 
PERSONAGGI DEL TITOLO!!



Tav, gli esperti a confronto: "Non è 

giustificata da valutazioni credibili"

Esperti da tutta Italia hanno partecipato ieri al convegno nazionale svoltosi nell’Aula Magna del Politecnico di Torino e dedicato ad un confronto diretto e tecnico sulla nuova linea ad alta velocità Torino-Lione. Quello che è emerso è che la realizzazione della grande opera non è giustificata da valutazioni tecnico-scientifiche credibili.

di WWF - 27 Aprile 2012

Tav in Val di Susa: la Francia ci ripensa?

13 Luglio 2012

bandiere no tav
Secondo Le Figaro è sotto esame del governo francese la Torino Lione, a causa del costo elevato (12 miliardi) e del calo del traffico merci
Costi troppo alti, merci in calo. La Francia, secondo quanto ha riportato ieri Le Figaro, intende riesaminare ed eventualmente rinunciare a dieci progetti di linee ferroviarie ad alta velocità e tra questi vi sarebbe la linea Torino-Lione.
Il ministro del bilancio francese Jerome Cahuzac ha dichiarato ieri che lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti e, per questo, il governo non avrà altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni. Secondo il giornale è sotto esame anche la Torino Lione, a causa del costo elevato (12 miliardi) e del calo del traffico merci.
Le Figaro, in particolare, scrive che la Torino-Lione sarebbe “squalificata per il suo costo” nonché per il calo registrato nel “trasporto merci, sceso a quattro milioni di tonnellate su quella tratta, contro gli undici milioni di tonnellate vent'anni fa, non gioca a favore di quel progetto”.

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