sabato 23 marzo 2019

C'ERA UNA VOLTA.... ONCE UPON A TIME...


SI SAREBBE DOVUTO CAPIRE GIA' DALL' INIZIO DEL BOOM ECONOMICO CHE LE COSE NON SAREBBERO ANDATE BENE

IL PRINCIPALE ERRORE ITALICO E' SEMPRE STATO QUELLO DI VOLER CAMBIARE O TRASFORMARE LE COSE CHE FUNZIONANO

Lo si e' visto negli anni 60 con la monorotaia di Torino che anziche' utilizzarla e proseguire il suo tracciato, si e' preferito annullare tutto lasciando poi nel futuro aumentare il degrado in quell'area.Negli anni 70 ed 80 in quel di Patpong a  Bangkok le "go go bar" erano ancora un fenomeno limitato a qualche via della capitale, sempre vicine alla polizia militare ( erano ancora sensibili al recente conflitto in Vietnam ).Era possibile se uno transitava per lavoro,venire invitato a qualche party dove in situazioni incredibili veniva coinvolto nella registrazione di qualche filmato hard ,che immancabilmente veniva subito commercializzato sul mercato nero.Oggi, con la progressione del turismo,anche quelle figure femminili si sono trasformate,da sembrare piu' a delle ballerine di Las Vegas o addirittura a delle professioniste di Amsterdam.E l'italico in questo ha fatto la sua parte, in quanto, sfruttando il perodo"yuppie" degli anni 80 ( dove tutto andava bene e tutti per forza erano ricchi ) ha cominciato a trasformare le sue caratteristiche di statico nazionalista, in cittadino del mondo, cominciando proprio dalla Thailandia.
Ha ignorato il fenomeno dei "vu cumpra'" che cominciavano ad apparire sulle spiaggie romagnole ( tanto non sarebbe mai successo niente,pensava).Non si era reso conto che tutta la nazione campava sulla Fiat,e che nel momento che questa avesse chiuso i suoi stabilimenti,si sarebbe trovato alla mercè del mondo intero.Ed eccoci ad oggi che si spera che la Cina compri tutte le squadre di calcio nazionali,gli Emirati arabi,investano in meridione,o rifacciano Roma,e si chiedono come è possibile che il Giappone reduce dalla bomba atomica e da terremoti continui, abbia il treno piu' veloce del mondo e non vi siano problemi di sicurezza pubblica ( e non si è ancora accorto che si è solo agli inizi di questa spirale discendente nazionale ). 
 





IT WOULD HAVE HAD TO UNDERSTAND ALREADY FROM THE BEGINNING OF THE ECONOMIC BOOM THAT THINGS WOULD NOT BE GOOD



THE MAIN ITALICO ERROR HAS ALWAYS BEEN THAT OF WANTING TO CHANGE OR TRANSFORM THE THINGS THAT WORK


It was seen in the 60s with the Turin monorail that instead of using it and continuing its route, it was preferred to cancel everything, leaving then in the future to increase the degradation in that area. In the 70s and 80s in that of Patpong in Bangkok the "go go bars" were still a limited phenomenon to some street in the capital, always close to the military police (they were still sensitive to the recent conflict in Vietnam). It was possible if one transited for work, to be invited to some party where in Incredible situations were involved in the recording of some hard footage, which was invariably marketed immediately on the black market. Today, with the progression of tourism, even those female figures have been transformed, seeming more like dancers than Las Vegas or even some professionals of Amsterdam.And the Italian in this has done his part, since, taking advantage of the "yuppie" period of the 80s (where everything was fine and everyone was r icchi) has begun to transform its characteristics as a static nationalist, into a citizen of the world, starting from Thailand.

He ignored the "vu cumpra '" phenomenon that began to appear on the beaches of Romagna (nothing would have happened, he thought). He had not realized that the whole country was living on Fiat, and that the moment it closed its factories, it would have found itself at the mercy of the whole world. And here we are today that it is hoped that China will buy all the national soccer teams, the Arab Emirates, invest in the south, or remake Rome, and wonder how it is possible that the Japan is back from the atomic bomb and from continuous earthquakes, it has the fastest train in the world and there are no problems of public safety (and it has not yet noticed that it is only at the beginning of this national descending spiral).



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